Di nuovo infiammato il medio oriente.
Da actionforpeace-palestina-israele: **Stanotte, come purtroppo saprete, le navi cariche di aiuti per Gaza sono state attaccate dalla marina israeliana, ci sono stati morti e feriti, a seguire trovate i link per seguire la situazione e il comunicato della Piattaforma ONG per il Medio Oriente. A fine mail una lista di citta' italiane dove oggi pomeriggio si terranno dei presidi, partecipate, diffondete.
Secondo Israele “non volevano portare aiuti ma provocare” "Noi abbiamo provato a fermarli, abbiamo provato a farli venire nel porto di Ahsdot per poi trasferire gli aiuti umanitari a Gaza. Ma non hanno voluto. Non volevano entrare in acque israeliane" - ha detto in un'intervista il portavoce del governo israeliano, Avi Pazner - "non erano interessati agli aiuti umanitari, erano interessati alla provocazione. Ma non potevamo immaginare che fosse una provocazione armata. Hanno ferito dieci dei nostri soldati. E i nostri soldati hanno dovuto difendersi". Solo che il governo israeliano tiene sotto controllo i territori occupati di Gaza attraverso un regime di controllo di tutte le merci che entrano – attuando, di fatto, un embargo - e impedisce l’entrata a chiunque voglia portare aiuti in modo indipendenti.
Tra Israele che sostengono la tesi della provocazione e i pacifisti che sostengono di essere stati attaccati senza motivo, a chi si può credere se non a persone che non agiscono in base a interessi particolari? I pacifisti portavano materiale utile alla vita in Palestina dove la popolazione deve, quotidianamente, fare i conti con l’embargo israeliano.
È ora che la comunità internazionale prenda atto delle violenze perpetrate da Israele nei confronti di un popolo inerme – è vero che i palestinesi lanciano missili su Israele, ma è altrettanto vero che la reazione di Israele è sproporzionata rispetto all’offesa subita – e che prenda seri provvedimenti affinché vengano liberati i territori occupati e si formi uno stato palestinese indipendente e sovrano, libero di commerciare con il mondo.